La quasivita dei quasiumani

 𝗣𝗲𝗻𝘀𝗶𝗲𝗿𝗶𝗻𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗹𝗲𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗱𝗶 Moreno

 𝑳𝒂 𝑸𝒖𝒂𝒔𝒊𝒗𝒊𝒕𝒂 𝒅𝒆𝒊 𝑸𝒖𝒂𝒔𝒊𝒖𝒎𝒂𝒏𝒊: 𝒓𝒐𝒎𝒂𝒏𝒕𝒊𝒄𝒉𝒆𝒓𝒊𝒆 𝒔𝒖𝒍𝒍𝒂 𝒄𝒐𝒏𝒅𝒊𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒅𝒆𝒍𝒍’𝒂𝒓𝒕𝒊𝒔𝒕𝒂 𝒄𝒐𝒏𝒕𝒆𝒎𝒑𝒐𝒓𝒂𝒏𝒆* (𝒆 𝒏𝒐𝒏)

Nel misterioso mondo della mineralogia, emergono i 𝗾𝘂𝗮𝘀𝗶𝗰𝗿𝗶𝘀𝘁𝗮𝗹𝗹𝗶: strutture che sfidano l’ordine regolare e ripetitivo dei cristalli convenzionali.

Eppure non per questo meno reali, né meno precisi.

Offrono uno sguardo su un tipo di ordine che esiste al di là della ripetizione

 e brillano “𝘤𝘰𝘯 𝘴𝘪𝘮𝘮𝘦𝘵𝘳𝘪𝘦 𝘱𝘳𝘰𝘪𝘣𝘪𝘵𝘦”, come dice 𝗟𝘂𝗰𝗮 𝗕𝗶𝗻𝗱𝗶, docente di Mineralogia dell’Università degli Studi di Firenze, che lo scorso dicembre ha individuato il primo “approssimante” di un quasicristallo naturale formato sulla Terra in un campione appartenente al Museo di Storia Naturale dell’Ateneo.

( Link in fondo al post, ma ne aveva accennato qualche tempo fa anche Nemesis Magazine)

I quasicristalli sono, da tanti punti di vista, 𝗽𝗮𝗿𝗮𝗱𝗼𝘀𝘀𝗶:

schemi senza prevedibilità e strutturati in maniera non uniforme.

Forse non è un caso che, leggendo della strana geometria dei quasicristalli, mi vengano subito in mente 𝘃𝗶𝘀𝗶 𝗲 𝗰𝗼𝗿𝗽𝗶 𝗳𝗮𝗺𝗶𝗹𝗶𝗮𝗿𝗶.

 Nessuno di noi è del tutto ordinato.

Non siamo cresciuti in cicli perfettamente ripetuti, né le nostre vite seguono traiettorie prevedibili.

Esistiamo da qualche parte 𝘁𝗿𝗮 𝗶𝗹 𝗰𝗮𝗼𝘀 𝗲 𝗹𝗮 𝘀𝘁𝗿𝘂𝘁𝘁𝘂𝗿𝗮, e viviamo una 𝗾𝘂𝗮𝘀𝗶𝘃𝗶𝘁𝗮.

 E se davvero l’umanità è una categoria astratta e perfetta, direi che ognun* di noi è un* 𝗾𝘂𝗮𝘀𝗶𝘂𝗺𝗮𝗻*.

I quasiumani non sono definiti dalla ripetizione esatta.

Le loro routine cambiano forma in modo imprevedibile nel tempo.

La memoria proietta 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝗰𝗵𝗶𝗮𝗿𝗶 𝗲 𝘀𝗶𝗴𝗻𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝘁𝗶, comprensibili solo da una certa distanza e angolazione.

Le cose della vita (anche quelle brutte) concorrono a creare un’armonia che non si basa sulla ripetizione, ma sulla 𝗿𝗶𝘀𝗼𝗻𝗮𝗻𝘇𝗮.

E tutto si incastra non secondo la simmetria, ma secondo un significato.

Chiunque sia un minimo appassionato del contemporaneo, sa che 𝗹𝗮 𝗯𝗲𝗹𝗹𝗲𝘇𝘇𝗮 𝘀𝘁𝗮 𝗶𝗻 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗮 𝗺𝗮𝗻𝗰𝗮𝘁𝗮 𝗽𝗲𝗿𝗶𝗼𝗱𝗶𝗰𝗶𝘁𝗮̀.

I quasiumani non devono essere coerenti per essere completi.

Né devono aderire o ispirarsi a modelli per avere valore.

𝑴𝒂 𝑫𝑬𝑽𝑶𝑵𝑶 𝒔𝒕𝒂𝒓𝒆 𝒊𝒏𝒔𝒊𝒆𝒎𝒆!

𝗔𝗹𝘁𝗿𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝘀𝗼𝗹𝗼 𝗱𝗲𝗶 𝗰𝗿𝗮𝘀𝘁𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝘃𝗮𝗴𝗮𝗻𝗼 𝗻𝗲𝗹 𝗯𝘂𝗶𝗼…

 La danza in Sardegna riflette una comunità intergenerazionale dai significati e i modi inattesi.

E negli ultimi anni ha preso una direzioni un tempo ritenuta impossibile.

Io mi stavo abituando ad essere circondato di quasivite: 𝗶𝗺𝗽𝗿𝗲𝘃𝗲𝗱𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶, 𝗱𝗶𝘀𝗼𝗿𝗱𝗶𝗻𝗮𝘁𝗲 𝗲 – 𝗻𝗼𝗻 𝗽𝗲𝗿 𝗳𝗼𝗿𝘇𝗮 – 𝗶𝗺𝗺𝗲𝗱𝗶𝗮𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗿𝗶𝗰𝗼𝗻𝗼𝘀𝗰𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶.

 La speranza di questo fine luglio fatto di ricorsi e di proteste in piazza?

𝐌𝐢 𝐩𝐢𝐚𝐜𝐞𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐚 𝐛𝐫𝐞𝐯𝐞, 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐫𝐢𝐨 𝐧𝐞𝐥 𝐝𝐢𝐬𝐚𝐭𝐭𝐞𝐧𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐥’𝐚𝐭𝐭𝐞𝐬𝐨, 𝐥𝐞 𝐪𝐮𝐚𝐬𝐢𝐯𝐢𝐭𝐞 𝐫𝐢𝐩𝐫𝐞𝐧𝐝𝐚𝐧𝐨 𝐢𝐧𝐚𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐚𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐚 𝐛𝐫𝐢𝐥𝐥𝐚𝐫𝐞.

𝐀𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐢𝐧 𝐒𝐚𝐫𝐝𝐞𝐠𝐧𝐚.

 [Link all’articolo su Luca Bindi e i quasicristalli]

https://www.letture.org/quasicristalli-l-avventura-di-una... 

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