Tagli alla cultura
- Tonito Solinas
- 5 lug
- Tempo di lettura: 3 min

ย ๐ฬ ๐ฑ๐ผ๐บ๐ฒ๐ป๐ถ๐ฐ๐ฎ ๐ฝ๐ผ๐บ๐ฒ๐ฟ๐ถ๐ด๐ด๐ถ๐ผ, ๐ฝ๐ฟ๐ฒ๐ณ๐ฒ๐ฟ๐ถ๐ฏ๐ถ๐น๐บ๐ฒ๐ป๐๐ฒ ๐ฝ๐ฟ๐ถ๐บ๐ฎ ๐ฑ๐ฒ๐น๐น๐ฎ ๐ด๐๐ฒ๐ฟ๐ฟ๐ฎ, scriveva Orwell nel 1946 in ๐๐ถ๐ฆ๐ช ๐ฃ๐ฆ๐ช ๐ฅ๐ฆ๐ญ๐ช๐ต๐ต๐ช ๐ช๐ฏ๐จ๐ญ๐ฆ๐ด๐ช ๐ฅ๐ช ๐ถ๐ฏ๐ข ๐ท๐ฐ๐ญ๐ต๐ข (che prima o poi dovrรฒ riprendere).(che prima o poi dovrรฒ riprendere)
E quindi...
ย ร domenica pomeriggio, preferibilmente prima della guerra, e leggendo dei ๐๐ฎ๐ด๐น๐ถ ๐ฎ๐น๐น๐ฎ ๐ฐ๐๐น๐๐๐ฟ๐ฎ, mi casca lo sguardo su un "๐ญ๐ฆ๐ด๐ด, ๐ฃ๐ถ๐ต ๐ฎ๐ฐ๐ณ๐ฆ" (meno, ma meglio!) che nell'evoluzione descrive ย come la perdita di alcune caratteristiche possa portare a nuovi adattamenti eย maggiore successo "evolutivo" (ย bling bling!).
Come sia, insomma, un'opportunitร ...
ย 5 secondi di bile...
ย pensieripositivi pensieripositivi pensieripositivi
Poi mi viene in mente l'artidolo di Sofia Belardinelli su "Il Tascabile", che parla di decluttering, e che l'algoritmo mi ha proposto stamattina alle 7.
E niente, mi piace l'idea, prima della settimana di tensioni e mal di testa che mi attende, chiudere questa domenica con un ๐ฝ๐ผ๐๐ ๐๐ฒ๐บ๐ถ-๐ผ๐๐๐ถ๐บ๐ถ๐๐๐ฎ, vaneggiando su...
ย ย ๐๐ฒ๐ฐ๐น๐๐๐๐ฒ๐ฟ๐ถ๐ป๐ด ๐ฒ๐๐ผ๐น๐๐๐ถ๐๐ผ ๐ฒ ๐ฟ๐ฒ๐ด๐ฟ๐ฒ๐๐๐ถ๐ผ๐ป๐ฒ ๐ฐ๐๐น๐๐๐ฟ๐ฎ๐น๐ฒ
Il decluttering evolutivo รจ un concetto interessante: suggerisce lโeliminazione del superfluo per far spazio a ciรฒ che รจ veramente significativo.
Non si tratta solo di "fare ordine", ma di trasformarsi.
ย Eliminare ciรฒ che non ci aiuta ad evolvere, per permettere lโemergere di nuove forme, visioni, possibilitร .
ย ร un processo che occupa buona parte del tempo di chi fa innovazione nelle arti: ๐๐ป๐ฎ ๐๐ผ๐๐๐ฟ๐ฎ๐๐ถ๐ผ๐ป๐ฒ ๐ฐ๐ผ๐ป๐๐ฎ๐ฝ๐ฒ๐๐ผ๐น๐ฒ che a me รจ sempre piaciuta nella danza contemporanea.
ย ๐ ๐ฎ ๐ฐ๐ต๐ฒ ๐ฐ'๐ฒ๐ป๐๐ฟ๐ฎ ๐ฐ๐ผ๐ป ๐ถ๐น ๐ฐ๐ฎ๐ผ๐ ๐ฑ๐ถ ๐พ๐๐ฒ๐๐๐ถ ๐ด๐ถ๐ผ๐ฟ๐ป๐ถ?
Da un lato:
ย I tagli operano una forzatura esterna di un naturale processo di decluttering: un ๐ถ๐ป๐๐ถ๐๐ผ-๐ฐ๐ผ๐๐๐ฟ๐ถ๐๐ถ๐ผ๐ป๐ฒ a riconsiderare prioritร e pratiche estetiche, e a rigenerarsi.
Le compagnie (quelle piรน resistenti e produttive) rimangono, si reinventano, snelliscono le produzioni e magari acciuffano nuove fette di pubblico. In questo senso, la scarsitร (del sistema) puรฒ diventare un buon terreno per lโinnovazione (di pochi).
Dallโaltro:
ย I tagli sistematici e orizzontali su i progetti di ricerca rischiano di produrre non un decluttering culturale, ma ๐๐ปโ๐ฒ๐ฟ๐ผ๐๐ถ๐ผ๐ป๐ฒ ๐ฟ๐ฒ๐ด๐ฟ๐ฒ๐๐๐ถ๐๐ฎ.
Quando le risorse vengono tagliate in modo cosรฌ patentemente slegato dalla qualitร artistica delle proposte, senza una visione culturale di ampio respiro che pensi a "ciรฒ che potremmo essere" e non solo a celebrare "ciรฒ che siamo stati", ๐ฐ๐ถ๐ผฬ ๐ฐ๐ต๐ฒ ๐๐ถ๐ฒ๐ป๐ฒ ๐ฒ๐น๐ถ๐บ๐ถ๐ป๐ฎ๐๐ผ ๐ป๐ผ๐ป ๐ฒฬ ๐ถ๐น ๐๐๐ฝ๐ฒ๐ฟ๐ณ๐น๐๐ผ, ๐บ๐ฎ ๐๐ฝ๐ฒ๐๐๐ผ ๐ถ๐น ๐ป๐ฒ๐ฐ๐ฒ๐๐๐ฎ๐ฟ๐ถ๐ผ.
Il lavoro quotidiano di artisti, tecnici, insegnanti; le sperimentazioni non immediatamente โproduttiveโ; le reti di sostegno che permettono alla danza di esistere al di fuori dei grandi centri e delle logiche di mercato.
In questo senso, il vero decluttering evolutivo dovrebbe partire da unโanalisi consapevole del sistema:
ย Non eliminare per risparmiare
ย Ma ripensare per rigenerare
ย Investire in ciรฒ che fa crescere โ anche se non monetizza subito
ย A proposito di cose che fanno crescere... Ma sono l'unico a ricordare quando si parlava di ๐๐ฒ๐ฟ๐๐ถ๐๐ถ ๐ฒ ๐๐ฝ๐ผ๐ฟ๐๐ฒ๐น๐น๐ถ pubblici al servizio delle arti e di affiancamento alla scrittura di progetti?!? Bah...
ย Mi preparo ad iniziare la settimana pensando (con ๐ผ๐๐๐ถ๐บ๐ถ๐๐บ๐ผ ๐๐ผ๐๐ฎ๐น๐บ๐ฒ๐ป๐๐ฒ ๐ถ๐ป๐ด๐ถ๐๐๐๐ถ๐ณ๐ถ๐ฐ๐ฎ๐๐ผ) che il vuoto lasciato da ciรฒ che viene tolto puรฒ diventare spazio creativo, anzichรฉ una voragine culturale.
Pensando a banalitร come "La tradizione e innovazione sono entrambe importanti".
E sperando che in futuro il problema sia dover passare un'ora a scegliere se andare a teatro per vedere Karrasekare, Suspended Chorus, Sottobosco o Tana, tutte in programmazione lo stesso venerdรฌ in tre cittร diverse della Sardegna.
A domani.



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